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Questo affettuoso, ma preciso e documentato, contributo filiale ci restituisce, a grandi linee, il percorso originale di un filosofo italiano, che sapeva accompagnare alla originale capacità speculativa una esemplare chiarezza di linguaggio e una appassionata qualità didattica, espressa anche in una magistrale produzione manualistica. Francesco Albergamo rappresenta un caso del tutto raro di filosofo formatosi nell'ambito dell'insegnamento kantiano e dell'idealismo crociano, ma interessato soprattutto al rapporto tra la filosofia e la scienza nelle sue nuove forme otto-novecentesche: la teoria della relatività, la fisica quantistica, le geometrie non euclidee, gli spazi a molte dimensioni.
